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LA DODICESIMA NOTTE

 

(di William Shakespeare)

 

Regia di Fulvio Romeo

Stagione Teatrale: 2017/2018
Data Debutto: 18 Maggio 2018

PERSONAGGI e INTERPRETI

(in ordine di apparizione)

Folletto
Silvia Spinogatti
Orsino
Gastone Sparapani
Letizia
Carolina Trillò 
Viola / Sebastian
Maria Sofia Romeo
Sir Toby
Paolo Gentili
Mary
Elisabetta Di Vincenzo
Sir Andrew
Carlo Palozzi
Myriam
Iolanda Saitta
Feste
Donatella Fabiani
Olivia
Anna Genovese
Malvolio
Fulvio Romeo
Robson
Lorenzo Belloni
 
SCENE, LUCI E SUONO

Andrea Nassi

COSTUMI
Anna Genovese

ASSISTENTI ALLA

SCENOGRAFIA

Daniela Negrelli

Elisabetta Di Vincenzo

NOTE DI REGIA

 

  “La dodicesima notte” è la commedia di William Shakespeare dove poesia e gioco, amore e divertimento, emozione e riso meglio si avvicendano e si fondono: due giovani gemelli, identici - una femmina e un maschio - Viola e Sebastian, naufragano sulle coste dell’Illiria, senza che l’una sappia più nulla dell’altro.

Viola, travestita da uomo e, dunque, con il nome di Cesario, giunge alla corte del Duca Orsino, maturo e romantico signore di quelle terre e innamorato della bella e (relativamente) austera nobildonna Olivia che però di lui nulla vuol sapere;   Viola si innamorerà di Orsino, ma sarà da lui inviata come messaggero d’amore da Olivia che credendola un uomo – si innamorerà a sua volta di lei, mentre Sebastian  -  aiutato dalla matura e coraggiosa Myriam, ricercata,  per un’antica condanna, da Orsino e anch’ella naufraga e innamorata del ragazzo – giungerà anch’egli dalla dama che lo scambierà per Viola/Cesario, innescando incredibili equivoci …

Il tutto, mentre alla corte di Olivia si intrecciano le esilaranti vicende del sagace e irriverente buffone Feste -  l’alter ego di Shakespeare, il coro, il principio il cuore e la fine della commedia - del simpatico, beone cugino Sir Toby –dello stolto Sir Andrew – che inutilmente (per ragioni economiche) aspira alla mano di Olivia - della comaresca serva Mary, e, specie, del saccente e irreprensibile maggiordomo Malvolio, vittima della micidiale burla dei quattro, capaci di fargli credere – con una finta lettera – che la sua signora si è innamorata di lui, inducendolo così ad indossare – per lei – le sue (famosissime) calze gialle e giarrettiere incrociate che invece Olivia detesta: sarà, Letizia, la piccola e ironica fantesca di Orsino, quasi come un deus ex machina, a contribuire a risolvere l’intrigo … forse …

  L’amore in tutte le sue sfaccettature: specie quello impossibile – magari ridicolo - per difetto di complementarità, ma anche per scarto generazionale o di censo, l’amore che non ti aspetti e che spesso ti sorprende.

 Una commedia oltre la commedia, visto che, dopo questa, “altre ne verranno, perché la pioggia cade e il vento soffia, un giorno dopo l’altro”: una messa in scena particolare, dove la poesia è rimasta intatta, al pari del sorriso e del riso, tutti sempre attuali, ma nella propria, naturale evoluzione “dell’universale universo shakespeariano"

FULVIO ROMEO